Un recente studio ci ricorda che la finestra temporale per avere miglioramenti può essere più lunga di quanto si pensava un tempo

Molte volte si crede che sia difficile ottenere dei cambiamenti significativi nella mente di un adulto con disturbo dello spettro autistico. Questa ricerca condotta da Daniel Yang della George Washington University e dell’ Istituto per i Disordini del Neurosviluppo, dimostra scientificamente che ciò non corrisponde alla realtà.

I ricercatori hanno scoperto che l'utilizzo di un intervento basato sull'evidenza con i giovani adulti nello spettro ha portato non solo a progressi osservati, ma anche a cambiamenti nel funzionamento cerebrale dei partecipanti.

Per lo studio, 17 giovani adulti con autismo ad alto funzionamento hanno partecipato ad un programma di realtà virtuale per dieci ore in cinque settimane in cui hanno guidato un avatar su un computer in una prova in cui il compito era interagire con un clinico in scenari sociali realistici.

Durante la prova i ricercatori hanno effettuato delle scansioni cerebrali prima e dopo l’intervento.

I ricercatori hanno rilevato che, al termine della sessione, i soggetti mostravano una maggiore risposta cerebrale agli stimoli sociali e un migliore riconoscimento delle emozioni.

Si tratta di un cambiamento di visione e di un miglioramento nello stile di vita di molte persone, un’apertura verso la fase adulta e le sue necessità per un futuro sempre maggiormente inclusivo.

Questo ci dice che, anche se la plasticità si riduce nel tempo, in ogni caso è sempre presente e permette miglioramenti e risposta ai protocolli di intervento in ogni età.

Non è mai troppo tardi in questo campo!

Dott.ssa Federica Precoma

EDUCATRICE

Per l’articolo completo in lingua originale visita il sito: https://www.disabilityscoop.com/2018/04/10/behavior-gains-autism-study/24964/