Un buon riposo notturno non è garantito per nessuno ma è
decisamente inafferrabile per molte persone con autismo. Gli individui nello spettro spesso hanno problemi ad addormentarsi e a rimanere addormentati.
Inoltre, ciò potrebbe peggiorare alcune caratteristiche della loro condizione, come i comportamenti ripetitivi, che possono, a loro volta, rendere il sonno ancora più difficile.
CORREGGERE IL SONNO PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DELLE PERSONE NELLO SPETTRO
Articolo tradotto e adattato dal
Inoltre, ciò potrebbe peggiorare alcune caratteristiche della loro condizione, come i comportamenti ripetitivi, che possono, a loro volta, rendere il sonno ancora più difficile.
Dato questo ciclo di feedback deleterio, i problemi del
sonno sono tra le preoccupazioni più urgenti per le famiglie alle prese con
l'autismo.
Tuttavia, finora, questo è anche tra gli aspetti meno
studiati dello spettro.
Ecco ciò che i ricercatori conoscono attualmente sulle cause e le
conseguenze di, e dei trattamenti per, i problemi del sonno nello spettro autistico.
QUANTO SONO COMUNI I PROBLEMI DI SONNO NEI BAMBINI CON
AUTISMO?
Tra il 44 e l'86 per cento dei bambini con autismo ha un
grave problema con il sonno. In confronto, tra il 10 e il 16% dei bambini nella
popolazione generale ha difficoltà a dormire. Questo range tra le persone con
autismo può essere ampio perché gli studi utilizzano diverse misure per
studiare il sonno.
QUALI TIPI DI PROBLEMI DEL SONNO SONO COMUNI NELL'AUTISMO?
Le persone con autismo spesso soffrono di insonnia: ci
vogliono in media 11 minuti in più rispetto alle persone normali per
addormentarsi e molte si svegliano spesso durante la notte. Alcune persone con
questa condizione hanno apnea del sonno, una condizione che fa smettere di
respirare più volte durante la notte.
Il sonno nelle persone con autismo può anche essere meno rigenerativo
di quanto lo sia per le persone nella popolazione generale. Trascorrono circa
il 15% del loro tempo di sonno nella fase di movimento rapido degli occhi (REM)
che è fondamentale per l'apprendimento e il mantenimento dei ricordi. La
maggior parte delle persone neurotipiche, al contrario, spende circa il 23% del
loro riposo notturno nella fase REM.
QUESTA MANCANZA DI BUON SONNO HA DELLE CONSEGUENZE?
Vi sono prove crescenti del fatto che troppo poco sonno può
esacerbare le caratteristiche dell'autismo, come le scarse abilità sociali. I
bambini che non dormono a sufficienza spesso hanno comportamenti ripetitivi più
severi e un tempo più lungo per fare amicizia rispetto ad altre persone nello spettro. Inoltre, tendono a ottenere punteggi più bassi nei test di
intelligenza. Tuttavia, non è chiaro se questi problemi derivino da un sonno
povero, da un contributo ad entrambi o da entrambi.
Uno studio del 2009 ha rilevato che i bambini con autismo
che hanno difficoltà di sonno sono più iperattivi e facilmente distratti
rispetto a quelli che dormono bene.
PERCHÈ LE PERSONE CON AUTISMO HANNO DIFFICOLTÀ A DORMIRE?
Molte persone con autismo hanno altre condizioni, come
problemi gastrointestinali, disturbo da deficit di attenzione e iperattività
(ADHD) o ansia e ognuno di questi è noto per compromettere il sonno. Crampi da
costipazione, per esempio, possono mantenere una persona con autismo sveglia di notte.
Le persone con queste altre condizioni possono anche
assumere farmaci che influenzano il sonno. Ad esempio, molte persone con ADHD
prendono stimolanti, che sono noti per causare insonnia.
In alcuni casi, le persone nello spettro portano mutazioni
che li rendono soggetti a problemi di sonno. Uno studio del 2015 suggerisce che
le persone con autismo hanno il doppio delle probabilità rispetto alle persone
tipiche di avere mutazioni nei geni che
regolano il ciclo sonno-veglia. Alcuni studi suggeriscono che le
persone nello spettro portano mutazioni che influenzano i livelli di melatonina,
un ormone naturale che controlla il sonno.
IN CHE MODO I RICERCATORI POSSONO VALUTARE I PROBLEMI DEL
SONNO NELLE PERSONE CON AUTISMO?
La polisonnografia è il tipo di test del sonno più comune e
completo. Traccia le onde cerebrali di una persona, i movimenti degli occhi e
degli arti e gli schemi di respirazione durante il sonno. Poiché richiede più
sensori, fili e computer, è tipicamente fatto in un laboratorio.
Questo metodo “gold standard” non è sempre pratico per le
persone con autismo, molte delle quali richiedono routine specifiche prima di
coricarsi. Almeno un gruppo di ricerca ha portato nelle case di persone con
autismo attrezzature per la polisonnografia per cercare di aggirare questo
problema.
Un test del sonno meno ingombrante è l'actigrafia, in cui un
dispositivo simile ad un orologio da polso registra i movimenti di una persona
durante la notte. Le persone possono utilizzare il dispositivo a casa per
registrare la quantità di tempo che una persona dorme ogni notte.
I ricercatori possono anche conoscere i modelli di sonno
intervistando le famiglie o chiedendo loro di mantenere i diari del sonno. Tuttavia questi metodi sono soggetti ad errori perché fanno affidamento sui ricordi
delle persone.
SONO DISPONIBILI TRATTAMENTI PER AIUTARE LE PERSONE CON
AUTISMO A DORMIRE MEGLIO?
In un certo senso, alcune indicazioni possono essere semplici
da applicare: stabilire una routine, come un ordine di attività prima di
coricarsi, può spesso aiutare una persona ad addormentarsi; o come modificare la temperatura o l'illuminazione in una camera da letto. Attenersi a ritmi regolari
di sonno e veglia può mettere il cervello e il corpo in una routine regolare che
favorisce il sonno.
La Food and Drug Administration statunitense ha approvato
farmaci per l'insonnia, come Ambien (Zolpidem), per gli adulti con autismo ma
non per i bambini. Per problemi più gravi come l'apnea notturna, i medici
raccomandano a volte un dispositivo di respirazione notturna come una macchina
CPAP (continuous positive airway pressure) o, in rari casi, un intervento
chirurgico.
Inoltre, per molti problemi di sonno, gli integratori di
melatonina possono essere una buona opzione. Alcune ricerche suggeriscono che i
supplementi aiutano i bambini con autismo ad addormentarsi più velocemente e ad
ottenere un sonno di qualità migliore.
CORREGGERE IL SONNO PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DELLE PERSONE NELLO SPETTRO
Non esiste uno studio ampio e definitivo su questo argomento
ma la ricerca ha dimostrato che i bambini tipici e quelli con autismo che
subiscono un intervento chirurgico per alleviare i problemi respiratori durante
il sonno mostrano una migliore comunicazione sociale e attenzione, nonché un
minor numero di comportamenti ripetitivi. I genitori hanno riportato
miglioramenti simili in un piccolo studio su bambini con autismo che hanno
assunto integratori di melatonina.
La pediatra Angela Maxwell-Horn, professore di pediatria
alla Vanderbilt University di Nashville, nel Tennessee dice che i bambini con
autismo che tornano a dormire regolarmente sembrano imparare meglio, sono meno
irritabili e hanno meno problemi di comportamento.
Queste considerazioni sottolineano come in alcuni casi caratteristiche
al di fuori di quelle centrali nell’autismo possono essere di uguale rilevanza
nell’impostare un intervento efficace.
Questo approfondimento ci insegna come sia fondamentale un processo di valutazione e trattamento che prenda in considerazione tutti gli aspetti legati al benessere psicologico della persona, senza focalizzarsi unicamente sui sintomi "nucleo" dello spettro autistico come interessi, comunicazione e relazioni sociali.
La pianificazione di un intervento deve calibrare le sue priorità avendo come obiettivo il massimo benessere della persona, processo che a volte necessità di mettere in secondo piano la sintomatologia specifica dello spettro.
Questo approfondimento ci insegna come sia fondamentale un processo di valutazione e trattamento che prenda in considerazione tutti gli aspetti legati al benessere psicologico della persona, senza focalizzarsi unicamente sui sintomi "nucleo" dello spettro autistico come interessi, comunicazione e relazioni sociali.
La pianificazione di un intervento deve calibrare le sue priorità avendo come obiettivo il massimo benessere della persona, processo che a volte necessità di mettere in secondo piano la sintomatologia specifica dello spettro.
Articolo tradotto e adattato dal
Dott. Alberto Cocco
Responsabile clinico
Divisione Autismo Castel Monte
RIFERIMENTI:
Goldman SE et al. Dev. Neuropsychol. 34 , 560-573 (2009)
PubMed
Per l’articolo in lingua originale visita il sito: https://www.spectrumnews.org/news/sleep-problems-autism-explained/
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