L’autismo
non è solo una condizione che colpisce il singolo soggetto ma
diviene una condizione familiare in quanto l’intero nucleo della famiglia si modifica con lui e inizia un nuovo percorso di trasformazione. Capiamo
insieme quali sono gli elementi di criticità e gli elementi di forza per la famiglia che affronta l'autismo.
La diagnosi del disturbo dello spettro autistico è un evento che mette in atto dei profondi cambiamenti nell’organizzazione e nelle dinamiche del nucleo famigliare e che ha delle ripercussioni psicologiche, emotive e sociali per la famiglia.
La diagnosi del disturbo dello spettro autistico è un evento che mette in atto dei profondi cambiamenti nell’organizzazione e nelle dinamiche del nucleo famigliare e che ha delle ripercussioni psicologiche, emotive e sociali per la famiglia.
Tale
cambiamento si realizza sopratutto nella rete sociale primaria delle persone
autistiche ovvero nei genitori.
Essi vivono
appieno la condizione sia dal punto di vista della gestione del bambino o
ragazzo sia dal punto di vista personale e di coppia.
Nel
cambiamento della famiglia si possono evidenziare elementi di criticità e allo stesso tempo di potenzialità per affrontare al meglio l’autismo.
Ogni nucleo
familiare e ogni familiare affronta l’autismo in un modo diverso, affronta
emozioni in modo unico, reagisce con tempi e modalità individualizzate.
L’importante
è conoscere quali siano gli aspetti critici di tale percorso e gli interventi efficaci
per percorrerlo.
Quali
sono gli elementi di criticità?
Gli elementi
di criticità che colpiscono soggettivamente i genitori e il famigliare di una
persona autistica sono molteplici e non condizionano individualmente la persona
ma la famiglia in tutti i suoi aspetti.
Da alcuni
studi emerge che l’elemento di criticità
più presente è lo stress.
Allo stress
sono collegati la mancanza di sonno, il poco appetito e il crollo emotivo.
Quest’ultimo
è dovuto al fatto che gestire l’autismo e le sue sfumature richiede notevole sforzo
e lo sperimentare emozioni estenuanti quali tristezza, rabbia, negazione,
solitudine personale e sociale, accettazione, forza in un turbine ciclico che
inizia con la diagnosi e continua per tutta la vita familiare.
Lo stress è
aggravato dall’etero aggressività e dalla difficoltà di gestire a livello
emozionale le crisi delle persone con autismo.
Tutto ciò si combina con il non
sapere come agire o come intervenire a livello educativo, il non conoscere metodologie e strategie, il non imparare
quando applicarle e non applicarle, come diminuire i comportamenti problemi
e rafforzare le potenzialità, come potenziare le autonomie e come affrontare lo sviluppo
adolescenziale dei propri figli autistici.
Gli elementi
di criticità individuali hanno un’influenza negativa anche all’interno della coppia
di genitori.
Attraverso
studi e testimonianze dirette si è compreso come i padri tendono avere un approccio più negativo rispetto alle madri
nei riguardi della diagnosi con il conseguente senso di solitudine e frequente abbandono
della moglie da parte del marito.
La coppia
vive sentimenti quali l’incapacità di divenire, la mancanza d’intimità, i
problemi economici.
Alcuni studi
mostrano che tali difficoltà si concretizzano con un aumento del tasso di divorzi tra i genitori con figli autistici
vicino all’80% mentre altri studi mostrano come tale fenomeno sia
maggiormente presente, rispetto a una famiglia senza la presenza di una persona
con disabilità, al 20% in più.
Anche i fratelli
di soggetti autistici mostrano degli elementi di criticità nei riguardi di
avere un fratello autistico ovvero lo stress e l’imbarazzo. Quest’ultimo si
rileva soprattutto in relazione al mondo esterno dove essi vivono i bisogni del
fratello non in modo chiaro e sereno.
I sentimenti
e le difficoltà non si riscontrano solo nell’intimità familiare ma anche nelle relazioni
sociali esterne, nei riguardi delle reti amicali e nella comunità in cui la famiglia
è inserita.
Le famiglie
si sentono escluse dalla normalità delle altre famiglie con cui sono in
contatto, le relazioni sociali quotidiane si affaticano sotto lo stress dato dall'autismo del parente.
Cosa
si può fare per affrontare l’autismo in famiglia?
Nel mondo
dell’autismo vi è la consapevolezza che ognuno reagisce in modo diverso e con
tempi diversi all’avvento di esso all’interno della famiglia.
Uno dei punti
di forza per contrastare stress e le sue conseguenze è di conoscere l’autismo.
Conoscerlo
nel senso di imparare a valutarlo e a conoscerne le debolezze e le criticità,
le potenzialità e i punti di forza, imparare a
controllare i comportamenti problemi e a gestire l’aggressività con metodi
educativi, rafforzare le
capacità personali, relazionali, verbali e di comunicazione sociale della
persona, potenziare
obiettivi di autonomia personale.
Questi
elementi hanno bisogno di un sopporto professionale, di professionisti che
attraverso interventi di
parent training possono
aiutare in modo diretto e concreto il nucleo familiare, coinvolgendo tutti i
membri, insegnando loro, attraverso la conoscenza condivisa del soggetto, delle
tecniche educative per interagire con lui e allo stesso tempo insegnare al bambino o
all’adulto come interagire con i diversi membri della famiglia.
Vi è un ciclo
intrinseco per diminuire gli elementi di criticità di una famiglia ovvero più
si conosce l’autismo più di riesce ad agire su esso, più si risolvono i
problemi e più si diminuisce lo stress.
Inoltre, va
ricordato che ogni famiglia sia essa autistica sia no ha nel suo percorso momenti di difficoltà e momenti di serenità e
semplicità.
Nei momenti
di difficoltà è necessario far propria
quella resilienza che vi è intrinseca in ogni nucleo famiglia e fondamentale
è sapere usare gli strumenti efficaci per concretizzarla.
Il
parent training in un ambito familiare: la nostra esperienza.
Nel nostro
quotidiano intervento educativo domiciliare abbiamo osservato come il parent
training sia uno strumento efficace per diminuire lo stress familiare e
condividere con i genitori funzionali strumenti per educare e supportare il
proprio figlio.
Lo scambio e
l’applicazione costante di strumenti educativi permette a una coppia di genitori di diminuire il comportamento oppositivo
del figlio che porta rabbia, frustrazione e senso di inadeguatezza nel loro
essere genitori e coppia.
Dott.ssa
Cristina Basso
EDUCATRICE
Per
l’articolo completo in lingua originale visita il link:
https://www.emaxhealth.com/12577/stressors-sometimes-felt-family-members-autistic-children
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