Il disturbo dello spettro autistico
(ASD) si presenta solitamente con altri disturbi in associazione (comorbilità).
Uno studio pubblicato sul “Journal of Autism and Developmental Disorders” ha
cercato di descrivere le caratteristiche cliniche del disturbo bipolare
pediatrico (PBD) in comorbilità nei bambini con ASD, con un obiettivo
secondario di confrontare queste caratteristiche cliniche con quelle dell’ASD
senza disturbi della sfera affettiva.
Il
gruppo di studio era composto 40 soggetti tra i 6 e i 17 anni con ADS e PBD,
sottoposti a trattamento presso il Centro di ricerca per la salute della
Facoltà di Medicina dell’Università Ondokuz Mayis in Turchia. Il gruppo di
controllo comprendeva 40 pazienti con ASD ma che non avevano avuto episodi legati
a problemi di umore precedentemente. Complessivamente, gli 80 bambini avevano
un’età media di 12,36 ± 2,93 anni, il 12,5% erano femmine (10 soggetti) e i
rimanenti erano maschi.
Al
gruppo di 40 soggetti con ASD e PBD sono state somministrate due volte la lista
di controllo che misurava i comportamenti tipici dell’autismo (ABC) e la lista
di controllo dei comportamenti problema (ABCL) sia per periodi eutimici (con
umore nella norma) che per i periodi con tono dell’umore alterato.
I
punteggi ABC sono risultati
significativamente più alti nei periodi con tono dell’umore alterato rispetto
ai periodi eutimici, specialmente in relazione alle sottocategorie delle
abilità sociali e adattive, uso del corpo e dell’oggetto, relazioni sociali.
Nessuna differenza è emersa nei punteggi
ABC tra gruppo di studio e gruppo di controllo nei periodi eutimici.
I
punteggi ABCL del gruppo di studio (ASD + PBD) hanno mostrato un significativo
peggioramento clinico durante i periodi con tono dell’umore alterato rispetto
ai periodi eutimici. Non sono emerse differenze significative nei punteggi ABCL
tra gruppo di studio e gruppo di controllo durante i periodi eutimici.
All’interno del gruppo di studio il 56,4% ha avuto solo episodi maniacali.
Agitazione
e irritabilità sono stati identificati come sintomi di mania in tutti i
partecipanti del gruppo di studio (ADS + PBD), il 92,5% mostrava maggiore
distrazione e comportamenti a rischio, l’82,5% evidenziava un eccessivo eloquio,
nel 62,5% mostrava un aumento del comportamento stereotipato e il 60% evidenziava
ossessioni.
Gli
autori hanno concluso che “nessuna
variazione è stata determinata nel nostro studio in termini di sintomi ASD e
comportamento problema tra i periodi eutimici nei bambini con ASD + PBD e i
soggetti di controllo con ASD” .
Dal
nostro punto di vista l’elemento di rilievo del presente studio è che le fluttuazioni
dell’umore andassero a influenzare e modificare i risultati del test che valutava
le caratteristiche dell’autismo.
Un
dato di questo genere ci ricorda come la complessità di quadri di questo tipo
renda necessario spesse volte sganciarsi
dalle tipiche caratteristiche dell’etichetta diagnostica e prendere in considerazione
ogni aspetto cognitivo ed emotivo individualizzando il più possibile la
presa in carico e l’intervento.
Variabili emotive come umore, ansia e
irritabilità vanno considerate caratteristiche di centrale importanza al pari
di relazione, comunicazione ed interessi che sono tipicamente le caratteristiche
primariamente prese in considerazione nell’autismo.
L’articolo
ci insegna che queste ultime non necessariamente devono essere centrali in
tutti i singoli trattamenti nel campo dell’autismo in quanto una variabile
emotiva come l’umore può influenzarne pesantemente le manifestazioni.
Si ricorda quindi come risulti fondamentale
una fase di assessment e valutazione
iniziale completamente aperta che valuti ogni caratteristica che possa
impattare con lo sviluppo della persona e con i risultati del trattamento.
Data l’enorme variabilità ed eterogeneità
di ogni soggetto autistico a volte, paradossalmente, per fare una valutazione
il più possibile aderente, converrebbe dimenticare o in ogni caso mettere da parte la conoscenza della
diagnosi in modo che l’osservazione e l’analisi non sia in nessuno modo
viziata o stereotipata: aspetto che
rischierebbe di portare a trascurare aspetti non tipici dell’autismo ma che
impattano in modo significativo sull’impostazione corretta del trattamento.
Dott.
Matteo Culatti
BIBLIOGRAFIA
Sapmaz D, Baykal S,
Akbaş S. The clinical features of comorbid pediatric bipolar disorder in
children with autism spectrum disorder [published online March 21, 2018]. J
Autism and Dev disord. doi: 10.1007/s10803-018-3541-x
Per
l’articolo completo in lingua originale visita il sito: https://www.psychiatryadvisor.com/bipolar-advisor/comorbid-autism-spectrum-disorder-and-bipolar-disorder-features-identified-in-children/article/757043/
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